Il pronto soccorso riceve un nuovo monitor per il monitoraggio dei parametri vitali. A donarlo è il Rotary Club di San Benedetto

Un monitor aggiuntivo per il sistema di monitoraggio multiparametrico. Lo ha donato, all’ospedale Madonna del Soccorso, il Rotary Club di San Benedetto del Tronto che ha, ancora una volta, confermato la propria attenzione per le necessità socio sanitarie del territorio.

Il dispositivo va ad aggiungersi ad un wireless, modulare e indossabile dal paziente donato, alcune settimane fa, dalla famiglia Faraotti all’ospedale rivierasco. Ora il Rotary Club di San Benedetto, attraverso questa donazione, ha potenziato il sistema che è in grado di irlevare e trasmettere, atraverso uno specifico software di gestione, importanti parametri vitali.

“Per me quella di oggi è un occasione particolare – ha spiegato Esposito – perché l’iniziativa mi vede coinvolto in duplice veste. Sia come direttore dell’Area Vasta ma anche come presidente del Rotary Club di San Benedetto del Tronto che oggi è rappresentanto dal vicepresidente Gianni D’Aurizio”. Il dispositivo, come detto, andrà ad aggiungersi ad un innovativo sistema del Pronto Soccorso: “Un importante aiuto – ha spiegato Esposito – soprattutto in un reparto che sappiamo benissimo essere il secondo delle Marche per quanto riguardano le richieste, e in un periodo in cui c’è carenza di personale e non soltanto per quanto riguarda il nostro territorio”.

A consegnare il dispositivo, in rappresentanza del Rotary Club, come detto, c’era Gianni D’Aurizio, vice presidente del Rotary Club di San Benedetto: “Abbiamo pensato di implementare la donazione effettuata in precedenza – ha detto . anche perché si è resa disponibile la possibilità di investire quelle risorse in questa operazione di supporto ad un reparto che rappresenta un’area fondamentale del nostro ospedale”.

Ad entrare nel dettaglio del funzionamento del macchinario è stata Serena Azzurra Sessa, ingegnere del gruppo Pacinotti, che produce il dispositivo. “E’ come avere un infermiere a disposizione sul singolo paziente per ventiquattro ore al giorno – ha spiegato – con in più la possibilità di far intervenire l’infermiere soltanto quando c’è effettivamente la necessità di agire. Il software è in grado di monitorare e trasmettere parametri come Ecg 5 Lead, SpO2, la frequenza cardiaca, la rilevazione di aritmie cardiache, la frequenza respiratoria, la temperatura corporea ma anche la postura e la pressione sanguigna non invasiva”.

Ad intervenire, nel corso della presentazione della donazione, è stata anche la primaria del reparto di Rianimazione: “Avere questo strumento a disposizione significa poter visitare in maniera rapida e immediata il paziente. Questo è un tipo di monitoraggio che può essere fatto senza mantenere il paziente fermo sul letto ma può andare avanti anche in caso di trasferimento da un reparto all’altro”.