Tuttoggi – Tre tumori ai reni ed alla prostata, delicato intervento chirurgico all’ospedale di Spoleto
La “scuola” del dottor Casciola registra un importante altro successo, importante intervento eseguito grazie al robot “Da Vinci”
In particolare è stata nei giorni scorsi la chirurgia urologica a far parlare di sé. Il caso è quello di un paziente di 73 anni, che aveva tre tumori: al rene destro, a quello sinistro ed alla prostata. Su di lui è stato eseguito un delicato intervento chirurgico: è stato eseguito in un’unica seduta e ha previsto l’esecuzione di una nefrectomia parziale destra, di una nefrectomia parziale sinistra ed infine la prostatectomia radicale. Si è trattato di un’operazione particolarmente impegnativa per tutto il personale medico ed infermieristico della sala operatoria.
“Il nostro obiettivo – spiega il dottor Luigi Mearini, direttore del dipartimento di Chirurgia dell’Azienda Usl Umbria 2 e della struttura complessa di Urologia – è confermare e consolidare una delle importanti esperienze di chirurgia robotica che può contare sulla professionalità di colleghi medici ed infermieri molto preparati e motivati, che con impegno ed abnegazione hanno costruito un ambiente ideale per proseguire e potenziare questa esperienza. Un ringraziamento particolare lo rivolgo agli infermieri della sala operatoria, senza il cui supporto molto di quello che facciamo sarebbe impensabile”.
Sebbene la strumentazione robotica abbia dei costi immediati elevati, i vantaggi in termini di efficacia, qualità di vita, riduzione delle complicanze e precoce recupero dei pazienti riescono a far acquisire al sistema robotico Da Vinci l’altro parametro fondamentale in Sanità, che è l’efficienza.
“Efficacia ed efficienza sono elementi fondamentali per il corretto utilizzo di qualsiasi strumento – prosegue il dottor Mearini – e il robot Da Vinci non fa eccezione. Ciò vuol dire applicare il robot in tutte quelle situazioni in cui lo strumento migliora l’efficacia della procedura chirurgica, altrimenti si sprecano risorse. Al tempo stesso, avere questo ausilio a disposizione senza sfruttarne appieno le potenzialità corrisponde ad una perdita di efficienza, considerando che questa è una strumentazione comunque costosa anche se non utilizzata”.
“L’importante traguardo – conclude il direttore della Chirurgia – premia gli oltre cinque anni di attività dell’equipe di Urologia dell’Ospedale di Foligno impegnata, assieme ai colleghi chirurghi, nel portare avanti il lavoro del fondatore della chirurgia robotica a Spoleto, il dottor Luciano Casciola”.
Credits: Tuttoggi.info del 31 Ottobre 2019